NOSTOS – IL RITORNO

NOSTOS – IL RITORNO

Sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio e suono: Franco Piavoli.
Collaborazione artistica: Neria Poli.
Costumi e sculture: Ferruccio Bolognesi.
Musiche originali: Luca Tessadrelli, Giuseppe Mazzucca.
Interpreti.: Luigi Mezzanotte, Giuseppe Marcoli, Alex Carozzo, Nicola Colella, Davide Forghieri, Alessandra Agosti, Ginevra Alighieri, Neria Poli.
Italia, 1989, col., 87′ 35mm col.
Distribuzione: Mikado

Fuori concorso al Festival di Locarno 1989 , al Mill Valley Film Festival di San Francisco 1990 e al Festival di Mosca.
Premio OPL Moti Ibrahim al Festival di Djerba 1990.
Premio AIACE 1990

Personale rivisitazione del mito di Ulisse. “Nostos” esprime le nostre paure, i rimorsi, le disperazioni, ma anche le illusioni, gli incanti e soprattutto il bisogno di ripararsi nella casa della memoria e degli affetti più cari.

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“Nostos” si riallaccia alla cosmogonia de ”Il pianeta azzurro”, in cui si stabiliva la simbiosi di uomo e natura, per allargare la riflessione alle pulsioni più intime dell’animo umano e dare corpo poetico alle primigenie inquietudini che lo agitano pur nella splendida armonia del creato.
Opera dunque più meditata e complessa della precedente nell’attingere al mito classico dell’eroe errante, di Ulisse in particolare, come archetipo dell’insaziabile sete di conoscenza dell’uomo, del suo spirito d’avventura al tempo stesso contraddetto dai rimpianti, dall’ansia del ritorno per approdare ai lidi confortevoli dell’infanzia e degli affetti familiari. Col suo bisogno di certezze l’eroe di Piavoli, reduce dagli orrori della guerra, naufrago e separato dai compagni, percorre un itinerario costellato di paure, di deliri, di sempre più acute nostalgìe… Non si creda, con questo, che il film si organizzi secondo le comuni forme narrative. Grazie allo stile personalissimo e inconfondibile di Piavoli, incubi e sogni, incanti e realtà, evocazioni e simboli sono scanditi in momenti estatici di una tavolozza che piuttosto ubbidisce a una composizione musicale, per cui ogni elemento figurativo e sonoro corrisponde a tempi e ritmi di magica e stupefacente armonia; tanto da legittimare la definizione di “cinema sinfonico” dettata dall’autore stesso.

Leonardo Autera – “Corriere della Sera” 8 agosto 1989

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“Nostos” lo si potrebbe definire una partitura per immagini, dove la musicalità visiva e quella della colonna sonora si sposano con un sorprendente effetto di grande originalità. Piano, piano lo spettatore si lascia prendere da questa dimensione ignota, immergendosi in un mondo arcaico, denso di simboli ma contemporaneamente dotato di una fisicità rara a trovarsi in un film.

Roberto Nepoti, “La Repubblica”, 23 febbraio 1990

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“Nostos, il ritorno” come già “Il pianeta azzurro” è cinema sinfonico.
In esso la narrativa perde rilievo. In primo piano stanno invece le immagini e l’immediata forza emotiva del loro reciproco rapporto.
E’ qui la chiave per avvicinarsi al film godendone l’originale bellezza: non preoccuparsi di capire, di recuperare le tracce di una precisa vicenda, ma lasciarsi andare, una volta tanto usare gli occhi come se fossero orecchi e gli orecchi come se fossero occhi. Alla fine tutto apparirà chiaro, addirittura evidente. E’ di noi che “Nostos” parla, del viaggio che ciascuno di noi ha intrapreso in un tempo più o meno lontano…

Roberto Escobar “Il Sole – 24 ore” 27 maggio 1990

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…Al centro di questo universo meraviglioso e ilozoistico – dove cioè anche le cose hanno vita – si muove il protagonista, l’Uomo che vive il dramma del ritorno a casa dopo la dura esperienza del dolore, della morte e della guerra.
E’ anch’egli un frammento della natura, parla una lingua a noi incomprensibile.
Ma è uno di noi, anzi è ciascuno di noi, trasportato nella dimensione del mito.
E i suoi suoni fanno integralmente parte dell’universo perché, come dice molto bene il regista, “ogni lingua ha un valore fonico prima che semantico”.

Luigi Paini “Dentro di noi un eroe e nell’eroe un bambino” “Il Sole” 27.5.1990

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…Ciò che differenzia “Nostos” dai tanti film “con belle immagini” è però l’elemento sonoro, le cui tre componenti (musica, dialoghi, rumori) creano una complessa partitura che non si limita ad accompagnare o completare la serie visiva, ma la penetra intimamente, le dona profondità e dinamismo, la apre ad orizzonti interiori ancora più vasti, vive in perfetta simbiosi con essa per giungere alla realizzazione di una vera “videosinfonia”. Un poema audiovisivo dove rigore formale e capacità di emozionare, astrazione intellettuale e fisicità dell’immagine vivono in perfetto equilibrio.

Alberto Rossini – “Buscadero” 105-50 – 1990

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“Nostos” ha meritato al suo autore il premio Moti Ibrahim dell’OLP. Gli è stato attribuito per aver restituito il suo vero significato alla lacerazione di un essere alla ricerca della propria identità e della propria patria.

Souad Ben Slimane – “La Presse” 25 ottobre 1990

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… Il regista Franco Piavoli racconta la sua storia affidandosi alla potenza di un’imagery naturale, sottolineata da una colonna sonora mirabilmente elaborata. Anche se Piavoli ha ricreato un suo proprio linguaggio e non fa uso di sottotitoli, i dialoghi del film appaiono stranamente comprensibili. Il risultato finale è un cinema ipnotico, un’esperienza ricca e profondamente commovente.

Z. Elton – “Contemporary Cinema” – 8-15 ottobre 1991